Quando ragioniamo sul gas in casa, ci assale, giustamente, il dubbio se sia sicuro. Ma sicurezza domestica e GPL è un binomio possibile, come afferma anche Comitato Italiano Gas, CIG, che ci illustra come il gas in casa possa essere sicuro a patto di rispettare alcune semplici regole.

Consigli pratici per un uso sicuro del GPL in casa

  • Mai il “fai da te”: è importante affidarsi a personale competente e con esperienza. Installare da sé impianti a GPL può essere molto pericoloso, oltre che illegale.
  • Se ti allontani da casa, anche se solo per pochi giorni, chiudi il rubinetto del contatore.
  • Scegli solo impianti a gas marcati “CE”, poiché sono totalmente certificati, e rispettano l’ambiente, la tua salute e quella degli altri.
  • Se possiedi una cucina non a incasso, controlla periodicamente il tubo che collega il piano di cottura alla rete gas o alla bombola GPL. I tubi di gomma di queste cucine, infatti, sono facilmente infiammabili e deteriorabili. È importante sostituirli almeno ogni 5 anni.
  • Se senti odore di gas, avverti subito il distributore o Vigili del Fuoco. Il gas naturale in realtà è inodore. Quello che si percepisce è un odorizzante immesso nel gas, proprio con lo scopo di avvertire l’utenza in presenza di fuga di gas.
  • Utilizza sempre piani di cottura con dispositivi di sicurezza, che impediscono fuoriuscite di gas in caso di accidentali spegnimenti della fiamma.
  • Naturalmente, non dimenticare oggetti infiammabili vicino ai fornelli! Una semplice distrazione può rappresentare un serio pericolo per la tua sicurezza.

GPL e sicurezza domestica: le certificazioni

Un impianto GPL a norma va controllato, per legge, tutti gli anni. La legge stabilisce un controllo “visivo” che serve a certificare il regolare stato di conservazione del serbatoio e dei dispositivi di sicurezza. Al termine del controllo viene rilasciato il Certificato di Manutenzione, firmato dal tecnico qualificato che ha effettuato il sopralluogo. In caso di serbatoio in comodato d’uso, è il fornitore che si occupa della manutenzione annuale. Con un serbatoio di proprietà, il cliente può stipulare contratti di manutenzione con aziende idonee e qualificate.
Per i serbatoi con capacità inferiore a 13 metri cubi la legge prevede anche un controllo decennale per valutare l’integrità strutturale del serbatoio. Questo controllo è effettuato da tecnici qualificati, che compilano e rilasciano certificazione prevista.

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